Scopri i sintomi, le tecniche diagnostiche e i trattamenti avanzati per il tumore al rene, inclusa la nefrectomia laparoscopica e parziale.
I nostri reni sono una coppia di organi situati nell’addome. Ogni rene è delle dimensioni di circa 13-14 cm. Essi fanno parte dell’apparato urinario. Producono l’urina rimuovendo le scorie formate dal nostro organismo tramite un processo di filtrazione del sangue. L’urina prodotta si raccoglie nella pelvi renale di ciascun rene. Successivamente viene trasportata in vescica tramite un tubicino chiamato uretere. Una volta in vescica essa verrà espulsa attraverso l’uretra. I reni producono anche sostanze interessate nel controllo della pressione arteriosa e nella produzione dei globuli rossi. Fissato alla parte superiore di ciascun rene è si trova la ghiandola surrenale. Rene e surrene sono avvolti da uno strato di grasso.
Solitamente il tumore al rene è asintomatico. Solo alcuni pazienti (circa il 30%) riscontrano presenza di sangue nelle urine. In altri casi si percepisce un senso di pesantezza all’addome oppure un aumento della pressione arteriosa. La presenza di un tumore al rene si diagnostica inizialmente tramite un’ecografia, in seguito sarà necessaria una TAC addominale con mezzo di contrasto per classificare lo stadio della malattia e per distinguere tra una formazione maligna o benigna.
Per la cura del tumore renale distinguiamo due tipologie di intervento:
La nefrectomia radicale è un intervento che consiste nell’asportazione del rene interessato dalla neoplasia. Questo intervento può essere effettuato in laparoscopia (micro-incisioni attraverso le quali si fanno passare una telecamera e gli strumenti chirurgici). Non esistono metodi alternativi, né per la diagnosi, né per la terapia, in grado di assicurare risultati oncologici a lungo termine (>10 aa) superiori a quelli ottenibili con la nefrectomia sia essa eseguita laparoscopicamente o a cielo aperto. L’intervento si esegue in anestesia generale.
Si sviluppa lo pneumoperitoneo (ossia si gonfia l’ addome con CO2 per creare lo spazio di lavoro). Si eseguono 4/5 microincisioni di 5 e 12 mm sull’addome attraverso le quali verranno introdotti gli strumenti laparoscopici. L’accesso può essere trans o retroperitoneale. In entrambi i casi dopo aver repertato l’arteria e la vena renali si procede a legatura degli stessi previa legatura con clips. Si reperta l’uretere e lo si seziona previa legatura, si isola l’organo e lo si estrae con un sacchetto tramite incisione Pfannstiel (sovrapubica). Qualora le condizioni cliniche lo rendessero possibile, si provvede alla conservazione della ghiandola surrenale omolaterale.
L’approccio laparoscopico consente una degenza ospedaliera ridotta, una convalescenza agevole indolore e più rapida.
In pazienti selezionati, la nefrectomia radicale laparoscopica viene eseguita tramite tecnica LESS (Laparo-Endoscopic Single-Site), ovvero tramite posizionamento di un trocar multicanale nell’ombelico e quindi senza cicatrici chirurgiche visibili (“scarless). I risultati chirurgici ed oncologici sono paragonabili a quelli della chirurgia laparoscopica tradizionale (Greco F, Veneziano D, Wagner S, Kawan F, Mohammed N, Hoda MR, Fornara P: Laparoendoscopic single-site radical nephrectomy for renal cancer: technique and surgical outcome. Eur Urol 2012; 62:168-74)
Nefrectomia Parziale
La nefrectomia parziale è un intervento che consiste nella asportazione della sola neoplasia conservando la restante parte di parenchima renale non interessato dalla neoformazione.
Tale intervento può essere effettuato per via laparoscopica.
Si pratica il pneumoperitoneo (ossia si gonfia l’addome con gas CO2 per creare lo spazio di lavoro). Si eseguono 4/5 piccole incisioni sull’addome attraverso le quali verranno introdotti gli strumenti laparoscopici. L’accesso può essere trans o retroperitoneale. Creato lo spazio di lavoro si identifica l’arteria renale. Successivamente si localizza la neoplasia. Qualora le condizioni cliniche lo richiedessero si procede al clampaggio dell’arteria avendo cura di non superare più di 20’ di ischemia calda. Si procede alla asportazione della sola neoplasia. Si posizionano punti di sutura emostatici sul letto di resezione e si applica un gel emostatico ad alta viscosità (Floseal). Si posiziona un drenaggio nello spazio perirenale e si estrae il pezzo chirurgico in un sacchetto. L’approccio laparoscopico consente una degenza ospedaliera ridotta, una convalescenza agevole indolore e piu rapida. (Springer C, Hoda MR, Mohammed N,Fajkovic H, Fornara P, Greco F: Laparoscopic vs open partial nephrectomy for T1 renal tumors: evaluation of the long-term oncologic and functional outcomes in 340 patients. BJU Int 2013;111(2):281-8)
In pazienti selezionati, la nefrectomia parziale laparoscopica viene eseguita tramite tecnica LESS (Laparo-Endoscopic Single-Site), ovvero tramite posizionamento di un trocar multicanale nell’ombelico e quindi senza cicatrici chirurgiche visibili (“scarless). I risultati oncologici e funzionali sono paragonabili a quelli della chirurgia laparoscopica tradizionale (Greco F, Autorino R, Rha KH et al: Laparoendoscopic single-site partial nephrectomy: a multi-institutional outcome analysis. Eur Urol 2013 Aug;64(2):314-22)