Scopri l'importanza di una corretta alimentazione per calciatori, dall'idratazione all'apporto energetico, per ottimizzare le prestazioni e mantenere la salute.
A qualsiasi livello l'attività venga praticata, il modo di alimentarsi risulta fondamentale per una buona riuscita della performance sportiva e soprattutto per garantire la salute dell'atleta. Cattive abitudini legate al cibo, una dieta monotona ed una cultura alimentare insufficiente, possono infatti aumentare il rischio di sviluppare vari tipi di malattie e più in generale condurre ad uno stato di scarsa efficienza dell'organismo.
Il problema nutrizionale di maggior importanza è rappresentato dalla necessità di garantire una ottima idratazione dell'organismo e di fornire all'atleta una sufficiente quantità di energia, ben ripartita nell'arco della giornata, senza che si verifichino disturbi digestivi ad evitando al contempo l'insorgere del senso di fame o di debolezza.
Bisogna nutrire l'atleta in maniera adeguata e valida, senza un eccessivo impegno per l'apparato gastro-enterico, spesso già intensamente sollecitato dall'ansia pre-gara. L'apporto di amidi deve essere sufficientemente elevato, fino anche al 65-70 % dell'energia totale giornaliera, evitando comunque di ingerirli nelle tre ore che precedono l'incontro e facendo sempre attenzione a non appesantire troppo di acqua le fibre muscolari.
L'alimentazione del calciatore si basa su tre fasi:
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Alimentazione prima della partita (prima dello sforzo: riempire i depositi del glicogeno (muscoli e fegato), senza elevare le concentrazioni ematiche di insulina);
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Alimentazione durante la partita (durante lo sforzo: prevenire l'esaurimento del glicogeno-muscolare);
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Alimentazione dopo la partita (dopo lo sforzo: ricostruire il glicogeno muscolare).
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