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Il ruolo del dosaggio ormonale nell’uomo: equilibrio metabolico, fertilità e salute sessuale

Scopri come il dosaggio ormonale nell'uomo è fondamentale per valutare l'equilibrio metabolico, la fertilità e la sfera sessuale. Approfondisci il ruolo di testosterone, dhea, e altri ormoni nella salute maschile e le implicazioni di un approccio multidisciplinare.

Il dosaggio ormonale nell’ uomo è utile nella valutazione del nostro equilibrio metabolico, dello stato di fertilità e della sfera sessuale (erezione e libido).

Lo sviluppo della funzione sessuale e ormonale nel maschio dipende da un complesso circuito a feedback che coinvolge l'ipotalamo, l'ipofisi e i testicoli, modulati dal sistema nervoso centrale. 

Quindi, un approccio multidisciplinare tra urologo/andrologo ed endocrinologo risulta essenziale per la pianificazione di un corretto percorso terapeutico.

Infatti, Il sistema endocrino comprende ghiandole quali l’ipofisi, ipotalamo, testicoli, tiroide e surreni, che sono direttamente coinvolti nella produzione di testosterone e nei disturbi della sessualità e fertilità.

Disfunzioni sessuali e calo della libido: testosterone e non solo

Cosa è il testosterone?

Il testosterone è un ormone appartenente alla categoria degli androgeni (ormoni sessuali tipicamente maschili, ma importanti anche nelle donne) che viene prodotto prevalentemente nelle cellule di Leydig dei testicoli, grazie all'influenza dell'ormone luteinizzante (LH) - liberato invece dall'ipofisi anteriore - a sua volta stimolato dal Gonadotropin Releasing Hormone (GnRH) - secreto dall'ipotalamo, che è una parte del cervello situata esattamente al di sopra dell’ipofisi e deputata alla produzione di ormoni (releasing hormones) che servono ad “accendere” e “spegnere” la secrezione di ormoni da parte dell’ipofisi.

L’ ormone luteinizzante (LH) regola quindi direttamente la produzione di testosterone nell’uomo  ed insieme all’ ormone follicolostimolante (FSH) , che stimola la produzione di spermatozoi nell’uomo, garantiscono il normale funzionamento del testicolo.  

La produzione del testosterone aumenta parallelamente all’aumento di volume dei testicoli prima della pubertà e diventa importante nel periodo della pubertà quando è responsabile della trasformazione dell’organismo infantile in quello adulto, determinando:

  • la crescita del pene, della barba e dei peli corporei;

  • il cambiamento del tono della voce;

  • la crescita e la forza delle masse muscolari;

  • concorre all’aumento della crescita staturale.

Nella vita adulta testosterone è indispensabile per il mantenimento della produzione di spermatozoi, dell’ attività sessuale, della forza e massa muscolare, della massa ossea

Come viene prodotto il testosterone?

Il testosterone è secreto con ritmo circadiano: il picco ematico è nelle primissime ore del mattino, per poi calare durante il resto della giornata.

Tuttavia,  la concentrazione ematica di testosterone si adatta all'andamento degli orari individuali; ad esempio, un lavoratore turnista avrà dei picchi dello stesso in momenti potenzialmente differenti rispetto ad un lavoratore con orari fissi.

Inoltre, la concentrazione di testosterone aumenta sensibilmente in risposta all'esercizio fisico di forza. In atleti sottoposti a sforzi muscolari intensi infatti, i livelli ematici del testosterone sono decisamente superiori in corso di allenamento piuttosto che al solito orario mattutino.

Ha poco senso, quindi, focalizzare la propria attenzione sul ritmo circadiano, quando questo può essere banalmente influenzato dalla routine, e soprattutto nel momento in cui possiamo creare dei picchi maggiori grazie allo sport.

Il testosterone viene sintetizzato a partire dal colesterolo con la seguente reazione: Colesterolo → Pregnenolone → DHEA → Androstenedione → Testosterone.

Solo il 2% del testosterone prodotto dal corpo umano circola nel sangue in forma libera, mentre il 98% si trova legato a specifiche proteine plasmatiche (Sex Hormon Binding Protein 45% e Albumina 53%).

La testosteronemia raggiunge un minimo verso la 1:00 di notte. Poco dopo la regolazione causa un notevole aumento di sintetizzazione mentre la decomposizione diminuisce, il che fa rapidamente aumentare la testosteronemia fino alle 6:00 ÷ 12:00. Il pomeriggio prevalgono i processi metabolici decompositori e la testosteronemia si abbassa lentamente fino alla 1:00 di notte.

Non è stato stabilito un limite inferiore "normale", bensì è stato raggiunto il seguente accordo tra specialisti:

Viste le forti variazioni circadiane, è preferibile che i campioni siano rilevati in mattinata (anche se non è definito nella letteratura a cui si è fatto riferimento).

 

Testosterone totale

Testosterone libero

 

> 12 nmol/l (346 ng/dl)

> 250 pmol/l (72 pg/ml)

Abbondanza

< 8 nmol/l (231 ng/dl)

< 180 pmol/l (52 pg/ml)

Mancanza

 

Un deficit del testosterone può essere responsabile di: 

  • un aumentato rischio di osteoporosi;

  • aumento del grasso corporeo;

  • astenia;

  • rischi aterosclerotici e cardiaci;

  • rischi di diabete di tipo II;

  • riduzione della libido e dell’erezione;

  • alterazioni comportamentali (depressione).

Un’altra molecola ancora poco conosciuta, ma di notevole importanza in ambito sessuale è il DHEA (deidroepiandrosterone ) dosabile nella formula DHEA-S  ( Solfato ).  

Utile anche il dosaggio della vitamina D3.

 

Ci sono poi ormoni “nemici”, quando in eccesso, della libido maschile e della risposta erettile:

  • Omocisteina, marker di rischio cardiovascolare e inibitore del rilascio dell’ ossido nitrico;

  • Prolattina, un ormone prodotto dalla porzione anteriore dell’ipofisi e che, nell’ uomo, può aumentare in svariate condizioni: per tumori del cervello come meningioma o dell’ipofisi come prolattinoma, in seguito all’assunzione di alcuni farmaci, in alcune malattie endocrine come l’Acromegalia, in alcuni tumori, in malattie tiroidee. Nell’uomo la iperprolattinemia può anche essere causa di mancata spermatogenesi;

  • Cortisolo, ormoni detti da stress, prodotto dal surrene in risposta all’ormone ipofisario ACTH;

  • 17 beta estradiolo, ormone tipicamente femminile , ma prodotto anche nell ‘uomo nel testicolo ( attenzione quando troppo alto alla presenza di tumori testicolari ) o dalla aromatizzazione del testosterone.  Una eccessiva presenza di estrogeni nell’uomo può determinare: riduzione di libido, incapacità di ottenere e/o mantenere un’erezione, ridotto numero di spermatozoi, ridotta fertilità, incapacità di raggiungere l’orgasmo, ginecomastia.

 

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